Un arrangiamento sottile e curatissimo sin nei dettagli, con chiari riferimenti etnici, su cui si stende la voce non propriamente moderna di Gotye, che richiama a Sting e Peter Gabriel, accompagnato in un passaggio della seconda parte dalla controparte femminile Kimbra, il giusto tocco in più. Per farla breve, una canzone di gran classe che parrebbe quasi atemporale. Dunque la domanda è: cosa ci fa "Somebody that I used to know" in cima alle classifiche di mezzo mondo, Italia compresa? Nel periodo d'oro della Dub-Step, di Lady Gaga, dei gruppetti insulsi di infimo livello che sono soliti monopolizzare le charts, spunta questo cantautore belga che ha saputo mettere d'accordo tutti, critica e pubblico. In effetti il brano in questione è il compendio della perfetta canzone Pop, come non se ne sentivano da tempo in rotazione nelle radio.
La dimostrazione che si può parlare d'amore senza cadere nei luoghi comuni: l'inizio sussurrato riecheggia il ricordo malinconico e ancora sanguinante di una relazione dolorosa, la "dipendenza" dalla tristezza e dalla rassegnazione. E poi l'esplosione, urlata, di dolore e rancore, scaturita da una sensazione di estraneità verso l'altra persona...uno sfogo quasi catartico.
Il tutto accompagnato da un videoclip intelligente e artistico. Uno sfondo bianco che diviene colorato e finisce per abbracciare lo stesso corpo nudo di Gotye, diventando parte del dipinto anch'esso, mentre per il corpo di Kimbra avviene l'esatto contrario...metafora di quell'affinità sentimentale che li ha slegati per sempre oramai.
Insomma, che una canzone di questa levatura sia in testa alle classifiche da settimane, surclassando la solita robaccia modaiola e monotona, è un segnale positivo per una società che sembra sempre più accodarsi all'essenza dell'effimero.
Perché non dimentichiamo che anche la Musica è specchio della società corrente.
Magnifica interpretazione. Come al solito sei fantastica! Frappi
RispondiEliminaGrazie mille :))
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