(2011, Genere: Hard Rock)
Rock and Grohl! "Wasting Light" è appena uscito, ma tutti ne parlano già da mesi: campagne di marketing colossali, voci di corridoio, anticipazioni... Stavolta, però, questo gran chiacchiericcio è più che giustificato, perché i Foo Fighters non hanno deluso ma anzi, sono riusciti a realizzare un album di ottima fattura e anche più maturo ed equilibrato dei precedenti. In effetti già il primo singolo estratto faceva presagire qualcosa di positivo: "Rope", energico e piacevole, in pieno stile Foo's. Gli appassionati come me sapranno, però, che già da un paio di mesi circola in rete un video non ufficiale di "White limo", spassoso come al solito, che vede la collaborazione di Lemmy dei Motorhead. La canzone, martellante e abrasiva, potente e urlata, ha un qualcosa di heavy metal. E in effetti, tutto l'album in sé ha sonorità più heavy, più spinte, capaci di coinvolgere appieno l'ascoltatore. Basti ascoltare l'opener, "Bridge Burning" , trascinante ed energica, a mio parere uno dei più bei pezzi in assoluto della band. C'è da dire che le prime 5 tracce di "Wasting Light" sono tutte delle perle; oltre quelle già citate, troviamo, infatti, due canzoni tanto puramente Rock quanto mainstream; la specialità dei Foo's, insomma. Esse sono "Dear Rosemary" e "Arlandria": su questi due brani la voce ruvida di Grohl si adagia perfettamente, riuscendo a regalare un tormento musicale sensuale e inebriante, deciso e voluttuoso al contempo. Un po' come ci accadeva anni fa ascoltando la bellissima "Everlong".
Andando avanti, l'aggressività cala un po', in brani come "These days" e le efficacissime "Black & Forth" e "A matter of time". Ciò che non cala è la qualità delle canzoni. Anzi. "Miss the misery" è incredibilmente trascinante, mentre "I should have know" è il perno di un sincretismo musicale di altissimo livello, che prende un po' di buona musica (sono chiare le influenze 70s) e la rielabora in modo assolutamente proprio e non banale. Forse il brano più bello dell'album, a cui non manca niente, neanche un bel retrogusto di archi. E alla fine i Foo Fighters ci accompagnano con la finale "Walk", semplice, diretta, brusca, espressiva, dura. Quale miglior modo per concludere questo piccolo capolavoro?
In "Wasting Light" non vi è nulla di inerme: queste undici canzoni rappresentano l'abbraccio avvolgente di un onesto turbinio musicale: il Rock. Il Rock così come ce lo eravamo quasi dimenticato, poiché scomparso in questi ultimi anni, prevaricato da pop radiofonico di scarso valore e da incoerenza elettroniche volte a compensare cali di estro creativo. Un album onesto e ispirato di chi ha tanta voglia di fare musica. Non a caso la dimensione naturale dei Foo Fighters è proprio quella live.
"Wasting Light", Foo Fighters: 8.7
Artisti simili a Foo Fighters: Queens of the Stone Age, Nirvana.
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